La fine dell'anno 2010 doveva segnare l'inizio della commercializzazione delle auto elettriche, mentre un contrordine ha spostato l'uscita al 2013.
Perchè?
La semplice conclusione è fin troppo ovvia, visto che le case petrolifere hanno dichiarato apertamente di voler controllare il mercato fino almeno al 2020.
Ma ancora una volta questo dipende in buona parte da noi, e ve lo  dimostro: quali sarebbero le nostre prime lecite perplessità riguardo questi veicoli?
Siccome sono un mago ora vi leggo nella mente e ve lo dico io: "qual'è l'autonomia?" poi "quanto tempo ci vuole per ricaricarla?" ed infine "quanto costa?". Sempre perchè sono un mago vi dico quali sono le risposte che la maggior parte delle persone ha in testa: 100 km di autonomia, 8 ore di ricarica e 25/30.000 euro.
Ma non è così. Questo è ciò che ci rimane impresso a causa di una campagna creata ad arte per dare ancora strada al petrolio.
Ciò che mi ha stupito è che la FIAT non possiede una linea di produzione di auto elettriche. Quelle poche che che sono in circolazione sono frutto di costose modifiche artigianali partendo da un veicolo nuovo.
Parlando con professionisti e progettisti sono emerse queste verità: un euro per 100 km, autonomia fino a 200 km (ricordate che il 95% del parco auto italiano percorre meno di 100 km al giorno), prestazioni di tutto  rispetto da far dimenticare il motore a scoppio e ricarica di circa il 70% in meno di mezz'ora. Costo di un veicolo artigianale 23.000 euro. E se fosse di produzione industriale?
Ovvio che queste notizie tecniche è meglio non farvele sapere altrimenti potreste desiderare un'auto così. Meglio lasciarvi credere che la tecnologia non è ancora matura.
Il contratto mensile a forfait con ENEL per ricaricare la vostra auto costa 25 euro, quanto spendiamo al distributore per spostare l'indicatore del carburante nemmeno a metà una volta.
Le batterie litio polimeri sono ampliamente disponibili e i giapponesi nel 2007 hanno sperimentato leggerissime batterie ricaricabili in carta con durate 10 volte superiori alle litio polimeri.
E' la nostra paura di fare il primo passo che crea l'alibi alle case automobilistiche di procrastinare veramente gli investimenti per l'industrializzazione non per trovare la tecnologia, già nota ed usata dal 1912. Con la compiacenza delle case pertrolifere.
Claudio Arivetti