Tuttora certi ricercatori a libro paga delle multinazionali, dei monopoli dell'energia e delle case farmaceutiche sostengono che l'alterazione del clima era ed è una fantasia di certi ecologisti fissati, nonostante casi di leucemia, tumori e malattie da inquinamento raddoppiavano apparentemente senza spiegazione.

Persino i blocchi del traffico sono diventati una goccia nel mare ed hanno assunto un valore simbolico.

Siamo addirittura diventati impassibili ai 1000 barili di greggio al giorno che la BP ha rilasciato nel mare a causa dell'affondamento di una sua piattaforma. A dirvela tutta dubito che la loro regolare combustione possa essere stata meno dannosa.

E dove c'è il danno spesso si trova la beffa; ognuno di noi si sente costretto a utilizzare combustibili fossili e energia da centrali nucleari a "basso" prezzo, quando la tecnologia delle case passive (case che non necessitano di energia per scaldarsi, raffrescarsi e illuminarsi) è nota da più di 30 anni e le auto elettriche sono mature dagli anni 70 per fare 350 km con 2/3 euro di ricarica.

Meno noto è che le auto elettriche circolavano copiose negli anni 10'.

Nonostante l'evidente disastro sia fatto, che il clima da evidenti segni di sofferenza e gli ospedali ricevono ingenti somme per cercare di "guarire", c'è chi continua nella miope corsa di farsi gli interessi propri a danno del prossimo condannando se stessi al destino ignorato. Questi ultimi, nello sforzo di mascherare i propri intenti cercano ancora di sminuire il lavoro di pochi che si danno silenziosamente da fare per rimediare al danno. Che abbiano interessi personali?

Cosa spinge certe poche persone, apparentemente molto logiche ma capaci di molta confusione, a ignorare tutto ciò e, peggio a opporsi violentemente? Si dimenticano di essere sulla stessa barca...

Dal periodo dell'irresponsabile industrializzazione ad oggi abbiamo causato un declino prossimo all'essere irreversibile. In cento anni abbiamo distrutto milioni di anni di lavoro della natura.

Il guadagno, il business non è diametralmente opposto alla nostra salute e a quella del pianeta. Non credete a chi cerca di far credere che la sostenibilità è una fatica o una rinuncia. Possiamo vivere meglio e spendere molto meno evitando di affondare la barca su cui tutti siamo.

Parlare ogni tanto del problema non fa di noi delle persone responsabili. Ci vogliono dei fatti. Non intendo restare a guardare tutto ciò. Ecco perché ho voluto il Ceer.

Lo scopo del Ceer è nobile.

Il Ceer intende promuovere lo sviluppo delle aziende che si sostituiranno ai monopoli, sia per la produzione di energia localizzata che per la produzione di impianti e sistemi innovativi. Questo comprende l'uso di vere tecnologie per il risparmio energetico.

Ci sono quantità insospettabili di alternative al carbone, al nucleare e al petrolio, l'ultimo rapporto dell'ENEA conferma che le fonti alternative note sono sufficienti a sostituire le fonti fossili. Si tratta di toglierci dal torpore, di rimuovere le bugie ed idee fisse e riconoscere i pochi e confusionari individui che "remano contro".

Come facciamo:

1. Creiamo attivamente gruppi di aziende e professionisti del territorio che, uniti possono proporre soluzioni innovative in alternativa ai tradizionali. La costruzione di nuovi edifici, la ristrutturazione intelligente e la realizzazione di impianti rinnovabili garantiranno la sostenibilità del territorio.

2. Con il supporto dei professionisti sopra realizziamo dei laboratori che usiamo per sviluppare e sopratutto sperimentare nuove interessanti tecnologie potenziando la sostenibilità e attraverso l'innovazione creando nuovi posti di lavoro. Questa è la nostra ricetta.

Ovviamente i punti sopra 1 e 2 hanno programmi precisi che non sto a descrivere in questa lettera.

Questa fondazione sta dando risultati richiesti dal pubblico anni fa. I membri attivi ne sono fieri e proteggono questo obiettivo. Sono orgoglioso di loro e non credo di essere in grado di ricambiarli per quel che, forse inconsapevolmente, stanno creando.

Buon lavoro a chi c'è ed un benvenuto a chi in futuro deciderà di supportare questo gruppo.